31/03/10

Nasata con Pirandello

Recisa di netto ogni memoria in me della vita precedente, fermato l'animo alla deliberazione di ricominciare da quel punto una nuova vita, io era invaso e sollevato come da una fresca letizia infantile; mi sentivo come rifatta vergine e trasparente la coscienza, e lo spirito vigile e pronto a trar profitto di tutto per la costruzione del mio nuovo io. Intanto l'anima mi tumultuava nella gioja di quella nuova libertà.

Non avevo mai veduto così uomini e cose; l'aria tra essi e me s'era d'un tratto quasi snebbiata; e mi si presentavan facili e lievi le nuove relazioni che dovevano stabilirsi tra noi, poiché ben poco ormai io avrei avuto bisogno di chieder loro per il mio intimo compiacimento. Oh levità deliziosa dell'anima; serena, ineffabile ebbrezza!

La Fortuna mi aveva sciolto di ogni intrico, all'improvviso, mi aveva sceverato dalla vita comune, reso spettatore estraneo della briga in cui gli altri si dibattevano ancora [...].

Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal

28/03/10

Se non si divide il buio/ si tradirà sempre la luce

Gli anni passano e la verità  di questa tavola è sempre più abbagliante: “… Ma alla fine cosa rimane? Solo il banale orrore di due persone che si trovano per caso, si piacciono, si amano… magari pensano che l´amore sia qualcosa di eterno…finché una delle due abbandona l´altra… e scompare…”.

E m'ero ridotto pure a leggere "Gli uomini vengono da Marte e le donne vengono da Venere"! Caverna, abissi, silenzi e altre atroci minchiate... Ch'era meglio succhiare  Tampax usati o fare i gargarismi con il Selg Esse. Le donne passano, gli amici restano. Lo dissi e lo ribadisco. E per chissà quale ragione karmica dopo le mie due tesi di laurea "Neve e Silenzio." e "La luna, la Neve e il Soggetto", lei è sparita proprio tra la neve.



Dylan Dog n. 59, Gente che scompare, colonna sonora "Orfani ora" di Vinicio Capossela

25/03/10

"Tre gocce di zammù" sull'Approfondimento



È nelle edicole di Bagheria e dintorni il nuovo numero dell'Approfondimento di Bagheria (qui la pagina facebook) in cui troverete il mio racconto Tre gocce di Zammù che era già stato selezionato per il progetto Microcenturie.
E c'è anche un mio corsivo: La notte dei bollettini viventi.

Buona lettura

10/03/10

"Meglio una colonscopia di facebook?"

Il vecchio George "Dr. Ross" Clooney tra un bacio farlocco e l'altro alla Canalis trova il tempo pur di far queste superlative comparazioni. Per non lasciar nulla d'intentato ho chiuso per sempre con quell'abisso mangiatempo chiamato Facebook e ho trovato il coraggio d'affrontar la colonscopia.

Tutto ebbe inizio con un occhio rosso, scambiato per congiuntivite, rivelatosi poi una perniciosa e cronica iridociclite. Due anni d'inferno mentre mio padre s'asciugava come un ciocco al sole. Papuzzo, dal mondo della verità, dov'è stato raggiunto subito da Mike Bongiorno, riderà di gusto.

Un occhio rosso e dolorante che è stata solo la premessa a un incubo: non esiste un protocollo univoco per l'iridociclite. Come sempre quando la medicina latita e sconosce l'eziologia va a tentoni, come fa Homer a ogni fusione del nocciolo. Ecco: l'ambarabaciccicò medico per un'infiammazione autoimmune dell'occhio passa inevitabilmente dal sacro orifizio. L'uomo scherza e ride sulla sua più o meno risibile mazza dall'alba dei tempi ma mai e poi mai accetterà di buon cuore la profanazione del suo prezioso pertugio.

E io perché dovrei costituire eccezione?