31/12/04

manovre di speranza

cercavo parole e ho capito che il mio papuzzo aveva già detto tutto, faccio mie le sue densissime parole:


«Augurando un buon nuovo anno, in fondo, noi esprimiamo il contenuto di nostri sogni. "I sogni sono gratis." - mi dice un'amica in un'altra lista.
Soprattutto sono un diritto inalienabile, forse sono anche il carburante del mondo. Se a volte non si può pensare positivo, tra le maglie del nostro articolato e motivato pessimismo, si può sempre insinuare, timida o prorompente, una scheggia di sogno . Quelli, i sogni, sono indomabili, inaddomesticabili, sono nudi del loro candore ed a volte, proprio col loro candore, ti suggeriscono a mezze labbra parole di speranza. Il segreto forse sta nel non subirli i sogni, ma assecondarli. Fai presto a dire - mi dico e mi direte - quando questo capodanno coincide con la più grande contraddizione che gli eventi potevano confezionarci. I telegiornali ci dicono che in tutto il mondo questo sarà un capodanno diverso, in cui la festa di consuetudine, la consuetudinaria aspettativa del meglio, sarà macchiata dalle immagini e dal pensiero della catastrofe. E poi, con pensiero a cascata, dalla precarietà della altrui e nostra vita, da un senso di apocalisse imminente. Non lo so se sarà così. Non so se sarà un capodanno a mezz'asta. Non so se godere comunque d'una festa consuetudinaria di speranza sia egocentrismo e contraddica realmente la lapalissiana sofferenza d'un cosmo a macchia di leopardo, dove c'è chi piange i morti e chi brinda. Forse azzittire la festa è un atto di rispetto. O forse è una operazione inconsciamente ipocrita. Aspettando l'anno nuovo, ognuno a modo suo mette in campo il suo personale esercito di sogni e gli fa fare manovre di speranza.» 
 
Costantino Simonelli.

26/12/04

vado, mi laureo e torno

il resto è quasi tutto qui

19/12/04

piccolissime soddisfazioni

vibrisse, bollettino: Vibrisse: si ricomincia
... esplorare le possibilità. (In queste esplorazioni mi hanno aiutato alcune persone:
ringrazio in particolare Tonino Pintacuda). Alla fin ...
www.vibrissebollettino.net/ archives/2004/12/vibrisse_si_ric.html


  

05/12/04

Un lepronte per amico


Dal mega-archivione: 2004




Per combattere il caro vita ci si deve sempre inventare qualcosa di nuovo ed ecco che, pure che il mercoledì è un giorno di quelli belli pieni (vita universitaria giunta al turning point della specializzazione e un corso di CURA REDAZIONALE DEI TESTI dalle 14.30 alle 18,30), il sottoscritto trova la forza per onorare la tessera d'abbonamento al Super Cinema.

Dopo l'ennesimo film a 6.50 euro ho guardato il mio portafoglio e lui ha guardato me, alla fine lui, stanco di essere vuoto, ha preferito rimpinzarsi di pizzini e tessere inutili. Io ho continuato per la mia strada e ho preso il suddetto abbonamento. 25 euro per 10 film in prima visione. Nell'ordine ho già visto The Village, Resident Evil - Apocalypse, Sky Captain and the world of tomorrow, Se mi lasci ti cancello e Gli incredibili.

Chiarimento necessario: la tessera è stata generosamente donata a me e ai miei due cugini da mia zia, ergo, ogni volta alle 22.30 di ogni dannato mercoledì, noi tre impavidi andiamo al Supercinema, praticamente un deserto dove il vento spinge bicchieri di coca cola e pacchi di patatine sul pavimento. Ci andiamo zavorrati clandestinamente con fiumi di bibitozze prese all'hard discount e pezzazzi di pizza che riusciamo ad arrotolare tra la giacche a vento e il maglione. Ormai sembriamo dei piccoli kamikaze col colesterolo, entriamo con l'aria più innocente del mondo rispondendo con gentili "no, grazie" all'uomo pop-corn che ci sventaglia davanti megabicchierazzi di mais scoppiato da 5 euro. Noi stoicamente resistiamo e prima che la pizza ci deodori per sempre i primi tre strati dell'epidermide siamo già disposti nella fila centrale. Attorno a noi il vuoto. Piero, il cugino-patriarca risponde agli squilli e rilegge messaggi, io cerco di spegnere il cellulare che improvvisamente si mette a suonare la cucaracha, Francesco lancia rutti che forse usa come radar per muoversi nel buio della sala. Fatta tutta 'sta trafila inizia a girare la pellicola.

01/12/04

sparato e completo

Ho finito la tesi. Mi sento (per citare l'amato Pavese) un fucile sparato. Sparato e completo.