27/03/09

Comunicare dovrebbe essere il mio mestiere...

...sia quando scrivo per qualche testata, sia quando impartisco lezioni a somari d'ogni taglia e modello.


Però ogni volta che devo partorire un comunicato stampa la mia autopercezione si sfalda in tanti piccoli tonini, un po' come Woody nell'insuperabile Io e Annie, mi vedo giovane e inesperto aspirante giornalista.


Aspiro ancora a togliere la sedia da sotto il divin culo di D'Orrico, magari col naso un po' intasato dalla sinusite cronica, e - diciamocelo - giovane lo sono sempre stato un po' di meno, vicchiusu nell'animo e tendente da anni a quattro peli grigiometalizzati come il mio frigorifero e la mia ford fiesta.

I 420 fantasmi della 155



Saro babbo fatto e consato ma di sta cosa non ne sapevo nulla. E questo mi rende giulivo, la fame di lavoro non mi ha ancora impedito di prendere a coltellate la mia dignità.

23/03/09

La prima volta che l'ho fatto

Ieri ho liberato il mio primo libro.

Ho partecipato all'inaugurazione della nuova gestione del parco letterario Tomasi di Palermo e all'annessa esperienza di bookcrossing. Del bc ne avevo sentito parlare su Fahrenheit, si "libera" un libro e si mette in circolazione per seguirne il viaggio attraverso i commenti di coloro che l'hanno ritrovato e liberato a loro volta.

Era una versione pilotata:  Maria Teresa Camarda (che gestisce il parco insieme a Ginevra De Gregorio e ad Alessio Colli) ha spiegato le regole del gioco e ha messo un cestone su un tavolino della zona caffè. Per dare inizio alla versione panormita del bc si lasciava un libro e se ne prendeva un altro. Magari diametralmente opposto ai propri gusti letterari.

22/03/09

Di novità spiccatamente bagheresi, sciamani con coda di sirena e d'altre meravigliose idiozie

Naviganti, di cose ne succedono a bizzeffe.

La sfiga di mio padre e della sua cardiopatia la lascio sullo sfondo: dopo la preparazione per l'ennesimo intervento il cardiochirurgo giustamente deve maritarsi e inaugurare il talamo dopo un giro per il mondo.

BombaSicilia, lo sapete bene, è bella che andata. Novità si profilano all'orizzonte, corroborate dalla recente riunione dei bombasiciliani superstiti in nota cioccolateria panormita, alla vigilia del concerto del grandissimo Vinicio.

Sul fronte lavoretto-scrittura-giornalismo: alla fine ho ceduto alle lezioni private, in questi dieci anni ho studiato, scritto, fatto peripli del mondo conosciuto per tornare a far studiare le stesse cose che già avevo digerito dieci anni fa. Più scuro di mezzanotte non può fare?

Imminente la pubblicazione della seconda parte di quella novella che mi portavo dentro da una vita: Bagheria morì d'improvviso, potete recuperare la prima parte qui. Glisso sulla domanda che tutti mi fanno: se pensate che sono un vecchio professore sessantenne che lotta contro la mafia... non può che farmi piacere. Magari non lo sono ancora, ma un giorno correndo un po' di più, chissà!

Bagheria ha una libreria, una vera libreria, non uno scaffale della Sma o d'un'edicola. La gestisce la grande Liliana. E Roberto Alajmo ha presentato lì il suo ultimo delizioso libricino: Le ceneri di Pirandello, pubblicato dalle meritorie Drago Edizioni e illustrato da Mimmo Paladino. Ho avuto il piacere di intervistarlo e il frutto di quella chiacchierata lo troverete sul prossimo numero di 90011.magazine.

20/03/09

Nuova casa

Ricordo a tutti gli affezionati lettori di questo blog che adesso scrivo qui.